Prenome

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Il prenome è il nome individuale di una persona che, assieme al cognome (o "nome di famiglia"), forma l'antroponimo. Il termine è usato perlopiù in contesti accademici e giuridici, mentre nel linguaggio parlato si usano più di frequente i sinonimi nome di battesimo, primo nome o soltanto nome. In contesti linguistici si usano anche nome proprio di persona, nome di persona, nome personale o semplicemente personale.

La struttura dei nomi delle persone è variata nel tempo e nella geografia. In alcune società primordiali[1], gli individui sono stati designati con un solo nome[2]. Perciò, l'esigenza di distinguere, all'interno del nome, il prenome nacque quando si affermarono antroponimi di forma binaria (o di tipo ternario, e così via): ad esempio, tra gli antichi romani, durante il periodo repubblicano e tutto il periodo imperiale si usarono più nomi[3].

A partire dagli antroponimi dell'antica Roma, in cui il praenomen precedeva il gentilizio, nel Medio Evo e nell'italiano moderno il prenome precede il cognome.[4] Tuttavia in alcuni Paesi, soprattutto dell'Estremo Oriente o per l'Europa (come, per esempio, in Ungheria), l'ordine può essere differente, con il cognome che precede il nome.

In alcune culture linguistiche un individuo può essere conosciuto e designato con un mononimo, o "nome univoco": quando è coincidente con il prenome, esso non può essere propriamente definito soprannome o pseudonimo, anche se spesso condivide con questi diversi tipi di antroponimi la genesi, riconducibile alla fama o alla celebrità nelle sue varie declinazioni locali[5], professionali[6] o cronologiche[7].

Essa è, nella civiltà moderna, oggetto di un'operazione mediatica (dalla stampa, dall'agente di pubbliche relazioni, eccetera), sia pure per lo più sollecitata[8] o accettata[9] dall'interessato. Vedi ad esempio gli pseudonimi nel calcio.

  1. ^ Alulim, primo re di Sumer, è uno dei primi nomi conosciuti; Narmer, un antico faraone egiziano, è un altro. Inoltre, i nomi biblici erano in genere mononimi, così come i nomi nelle culture circostanti. Parrebbe anche il caso di società come la celtica della regina Boudica e la numidica del re Giugurta: tuttavia, le fonti storiografiche in proposito sono scarse, per cui è possibile che tali figure abbiano avuto altri nomi, le cui testimonianze in seguito siano andate perdute.
  2. ^ In origine anche i nomi del greco antico seguivano il modello unico, cui si aggiunsero col tempo epiteti (simili ai secondi nomi) usati solo successivamente dagli storici per evitare confusione, come nel caso di Zenone lo Stoico e Zenone di Elea: ma già in quella cultura il patronimico o altri dettagli biografici (come la città di origine o un'altra città a cui l'individuo era associato, la regione, l'occupazione) venivano usati per specificare di chi si stesse parlando, anche se solo con l'Ellenismo questi dettagli furono considerati parte del nome.
  3. ^ Il nome di un cittadino maschio comprendeva tre parti (questo era per lo più tipico delle classi superiori, mentre gli altri avevano di solito solo due nomi): praenomen (nome dato), nomen (nome della gens) e cognomen (linea familiare all'interno della gens). Il nomen e il cognomen erano quasi sempre ereditari.
  4. ^ Prenome, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  5. ^ Ambedue gli ex presidenti indonesiani, Sukarno e Suharto, seguivano l'usanza giavanese di designarsi con il solo prenome; Govindjee, professore emerito di biochimica, biofisica e biologia vegetale all'Università dell'Illinois, pubblica le sue ricerche unicamente sotto il suo prenome (seguendo un'usanza frequente in India: vedansi l'ex primo ministro dell'Uttar Pradesh Mayawati, o numerose personalità del cinema indiano, come Asin, Biswajit, Dharmendra, Govinda, Kajol, Pran, Rajnikanth, Rekha e Tabu); il campione di baseball giapponese Ichirō Suzuki è ampiamente conosciuto in Giappone e Nord America come "Ichiro"; la musicista islandese Björk, come la maggior parte degli islandesi, a fianco al prenome ha solo un patronimico (Guðmundsdóttir), che non usa mai.
  6. ^ Per Claudio Strinati, Il mestiere dell'artista: Dal Caravaggio al Baciccio, Sellerio, per tutti i contemporanei Guido Reni fu semplicemente "Guido", tale era la sua notorietà nell'ambiente artistico, con un uso che continuò a riguardare nei secoli Michelangelo e Tiziano.
  7. ^ In ambiente letterario la mononimìa aveva caratterizzato già Dante ed alcuni degli autori del circolo stilnovista duecentesco.
  8. ^ Emma cancella 'Marrone': "Solo il nome di battesimo, come Elisa e Giorgia", Corriere adriatico, 11 giugno 2014.
  9. ^ Peter Funt , "The Mononym Platform", The New York Times , 21 febbraio 2007.

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