Azione di adempimento

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L'azione di adempimento è un rimedio processuale dell'ordinamento giuridico italiano finalizzato all'ottenimento di una pronuncia di condanna del debitore all'adempimento dell'obbligazione contrattuale.

Secondo quanto stabilito dall'art. 1453 c.c. comma 1, alla parte che subisce un inadempimento è attribuito il potere di scelta tra la «richiesta di adempimento o la risoluzione del contratto». La richiesta di adempimento è pertanto un rimedio volto all'attuazione del contratto, anziché alla sua cancellazione.

Essa può essere esperita tramite una citazione con domanda di condanna, un ricorso finalizzato ad ottenere un decreto ingiuntivo o direttamente attraverso l'esecuzione forzata (se il contratto è a titolo esecutivo). Presupposto necessario della richiesta di adempimento è che il contratto non venga adempiuto.

Il comma 2 dell'art. 1453 stabilisce che la richiesta non può essere esperita quando è stata già domandata la risoluzione del contratto. È tuttavia possibile la soluzione inversa: infatti «la risoluzione può essere domandata anche quando il giudizio è stato promosso per ottenere l'adempimento». In entrambi i casi, la vittima di inadempimento può chiedere il risarcimento del danno.

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